Carcinoma mammario: una speranza in più per le donne

carcinoma-duttale-infiltrante-alla-mammella-432x319Si chiama TAZ ed è un’oncoproteina candidata a nuovo potente biomarcatore predittivo dell’efficacia della chemioterapia pre-chirurgica per il carcinoma mammario. Lo dimostra uno studio firmato da ricercatori dell’Istituto Regina Elena e pubblicato di recente sulla rivista Oncotarget. La proteina agisce sulle cellule staminali tumorali proteggendole dalla chemioterapia. L’obiettivo è che diventi routine clinica, per la scelta della terapia, rilevare la presenza o meno del marcatore tumorale TAZ nelle donne con tumore della mammella HER2 positivo, in modo da poter effettuare una terapia preoperatoria solo nelle pazienti che ne possano beneficiare realmente. La ricerca dell’Istituto Regina Elena, è stata finanziata grazie a un programma di ricerca Airc – Associazione italiana ricerca sul cancro – sostenuto da Ruggero De Maria, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Riferimenti dello studio: Vici et al. The Hippo transducer TAZ as a biomarker of pathological complete response in HER2-positive breast cancer patients treated with trastuzumab-based neoadjuvant therapy. Oncotarget (Online ISSN: 1949-2553).

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