Zingaretti: “La nuova sanità sarà senza tagli”

sanit2Un evento irrituale. Per Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, la conferenza stampa congiunta col governatore del Lazio Nicola Zingaretti va fuori dal seminato ma è evidente che, per dimostrare agli ormai rassegnati cittadini che qualcosa sta cambiando, occorrono immagini convincenti. Così, nella sala del dicastero di lungotevere Ripa, gremita da tutti i vertici della sanità, il 4 novembre è stato presentato il decreto del commissario ad acta numero 368, forse quello decisivo per ridisegnare il tanto idealizzato modello Lazio. Si parla di riequilibrio nella distribuzione dei servizi e dei posti letto, potenziando la provincia ma non danneggiando Roma, che in verità, perde 237 posti letto in favore del circondario, in questi anni fortemente penalizzato. Si tratta di frenare le migrazioni di pazienti verso la capitale. Offerta sanitaria non ridotta ma ricalibrata, si potrebbe sintetizzare. Razionalizzazione, accorpamenti, ridimensionamenti e, qua e là piccole dotazioni di posti letto, non esclusi quelli del privato accreditato. Poi i sei pilastri su cui si fonda tutto il disegno riformatore del presidente commissario ad acta per il piano di rientro: la riorganizzazione della rete dell’emergenza, di quella cardiologica, del trattamento dell’ictus e del trauma grave e della rete perinatale. Affiorano progetti ed espressioni inflazionate, quali la lotta alla inappropriatezza e la sostenibilità del sistema, gli ambulatori dei medici di famiglia aperti 24 ore su 24 ma si fa avanti anche il concetto della qualità delle cure. Aleggia su tutto un fantasma: il commissariamento della sanità regionale, la cui fine ipotizzata da Zingaretti entro il 2015 resta, appunto, una mera ipotesi. Il presidente però fa leva sui positivi risultati raggiunti dalla Regione in termini di disavanzo. “Se nel 2007, anno d’inizio del piano di rientro, questo ammontava a 2 miliardi annui, oggi siamo a 10 volte di meno – asserisce – e nel 2015 il sistema sarà in pari”, governo permettendo. Successo o insuccesso della riorganizzazione della rete infatti, dipende dalle risorse che il governo nazionale lesina sempre più. Soddisfazione per il provvedimento regionale è espressa da Teresa Petrangolini, consigliere della commissione Politiche sociali e salute che evidenzia come “la strategia della maggioranza è la tutela della salute dei cittadini del Lazio, attraverso il mantenimento e il miglioramento dei servizi offerti nel territorio”. Dubbi invece dalle opposizioni, con Davide Barillari del MoVimento 5 stelle che si chiede: “È veramente finita la stagione dei tagli come dichiara Zingaretti? Riusciremo a rispettare i parametri indicati dal ministro Lorenzin o dopo il 31 dicembre 2015 potrebbe accadere qualcosa?”.

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