San Filippo Neri, i cittadini contro i tagli

sanfilipponeriBlitz al San Filippo Neri in difesa della reumatologia. Un tris d’eccezione si è presentato la mattina del 2 aprile all’ospedale del Trionfale: il consigliere regionale Adriano Palozzi, il segretario regionale Uil Fpl Paolo Dominici e il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. I tre sono intervenuti a tutela di un reparto di eccellenza, a loro avviso “inopinatamente soppresso dalla direzione aziendale, con una decisione passata quasi sotto silenzio”. Interviene per primo Michel Maritato: “Nonostante le rassicurazioni del commissario Lorenzo Sommella, contestiamo tale provvedimento che priva almeno 80 malati dell’assistenza necessaria e delle cure particolari praticate nell’ospedale del Trionfale con i farmaci biologici. Non si può lasciare senza assistenza i pazienti, a vagare da un nosocomio all’altro, in attesa di qualcuno che li prenda in carico, con la situazione sanitaria che abbiamo nel Lazio. Non ci si venga a dire – incalza il presidente – che la direzione ha comunque provveduto ad assistere i malati, privati di punto in bianco del loro centro di riferimento”. “La direzione – continua Paolo Dominici segretario Uil Fpl – ha spiegato in una nota che la sospensione delle attività ambulatoriali di reumatologia non comporterà le conseguenze denunciate dall’Apmar – Associazione di tutela dei pazienti – perché nessun malato dovrà interrompere le cure e che la continuità assistenziale è stata assicurata da altri centri di cura indicati dalla Regione Lazio. Replichiamo a queste giustificazioni rilevando che, al momento, 20 pazienti sono stati già inseriti in altre strutture, altri 80 attendono una soluzione mentre le prime visite sono sospese”. “Riteniamo tali giustificazioni non valide – aggiunge Adriano Palozzi – soprattutto per quegli 80 pazienti lasciati allo sbando ma anche per i 20 costretti a cambiare repentinamente centro di cura, operatori, abitudini a danno della stabilità e la sicurezza della terapia”. Ribatte Antonella Celano, presidente Apmar, associazione persone con malattie reumatiche: “Le terapie biologiche praticate al San Filippo Neri, sono le uniche in grado di tenere sotto controllo diverse malattie quali l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la psoriasi e tante altre ancora e non possono essere interrotte. Occorre dare una risposta ai pazienti e garantire la continuità delle cure”. Tutti chiedono che il commissario ritiri la nota del 27 dicembre 2013 che prevede la  “rivisitazione dell’assetto organizzativo delle strutture ospedaliere” e che Flori De Grassi, direttrice dell’area salute e integrazione socio-sanitaria regionale, revochi la determina del 12 febbraio, in nome del diritto alla salute.

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