Asp, direttori, auto blu: la nuova sanità di Zingaretti

Trasmissione televisiva Ballaro'Sanità regionale, il presidente e commissario ad acta Nicola Zingaretti incassa i primi risultati. In testa a tutti l’approvazione del Bilancio di previsione e del bilancio pluriennale 2013-2015, licenziato con 27 voti a favore e 16 contrari e la Finanziaria regionale per l’esercizio 2013. Poi lo sblocco di 540 milioni di euro da parte del governo necessari “per immettere liquidità nel sistema per il pagamento dei creditori, in linea col recente decreto del governo Monti. Un’apertura di credito verso la nuova amministrazione per le azioni messe in campo”. Vediamo, in concreto, quanto deliberato per governare “un sistema fuori controllo”. Primo fra tutti, per le polemiche che ha innescato, il provvedimento di assorbimento dell’Asp da parte dell’assessorato alla Sanità. In linea con la razionalizzazione e la riorganizzazione di enti e agenzie regionali, le funzioni dell’Agenzia di sanità pubblica, cui compete il controllo del sistema attraverso studi, ricerche e indagini epidemiologiche, saranno reinternalizzate con un risparmio complessivo di 8 milioni. “Abbiamo aperto una nuova fase – ha dichiarato Zingaretti – per far marciare insieme una politica di assoluto rigore e di lotta agli sprechi con la creazione di un sistema sanitario più equo, funzionale e più vicino alle esigenze dei cittadini’’. Su questa linea, il presidente ha avviato il censimento delle auto blu nelle Asl, che dovranno essere ridotte allo stretto indispensabile. “Nella Regione Lazio abbiamo deciso che si va a lavorare usando mezzi propri o il trasporto pubblico, a questa linea di condotta ritengo debbano uniformarsi tutti” sostiene Zingaretti, che oltre al trasporto ha rivoluzionato anche le nomine dei direttori generali. Criteri più stringenti e selettivi per valutare le domande: entro 30 giorni dall’avviso pubblicato in Gazzetta ufficiale, sarà una terna di esperti nominata dall’Age.na.s, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – ente di diritto pubblico di collegamento tra il ministero della Salute e le Regioni – a individuare i manager aziendali la cui procedura di nomina e i relativi titoli saranno informatizzati e diffusi on-line. L’intento è quello di eliminare l’influenza della politica nelle scelte. Di fatto, mantenendo inalterati i poteri dei direttori forse non cambierà granché in ambito aziendale. Ultimo tassello le vertenze con le numerose strutture sanitarie in crisi. Su tutte spicca la soluzione-tampone per il Santa Lucia, l’Istituto romano per la riabilitazione di pazienti neurolesi. Il 30 aprile è stato siglato un accordo sul budget a disposizione per il 2013. “Un segnale di discontinuità” per il direttore generale Luigi Amadio “che lascia ben sperare”. Per il direttore però al Santa Lucia serve altro: “il riconoscimento dello status giuridico dell’Istituto sulla base di recenti pronunce della magistratura cui ci siamo rivolti per un ricorso contro il declassamento”.

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